Fondo complementare
Il fondo complementare è stato istituito dal decreto legge 59/2021 che prevede lo stanziamento di risorse nazionali per circa 30,6 miliardi di euro allo scopo di integrare i presititi e le sovvenzioni erogate dall'unione europea. In alcuni casi questi fondi sono utilizzati per incrementare le risorse stanziate per misure contenute nel PNRR. In altri invece gli investimenti finanzieranno interventi completamente nuovi. Trattandosi di risorse nazionali e non europee non è previsto un controllo da parte di Bruxelles su come verranno gestiti questi fondi né per quanto riguarda il rispetto del cronoprogramma.
Investimento
Gli investimenti economici sono le misure del PNRR che prevedono l'erogazione di risorse per la realizzazione di interventi di vario tipo e portata. Costituiscono la maggior parte delle misure del piano (285 su 348) e anche la loro realizzazione è strutturata in scadenze trimestrali. Il totale complessivo delle risorse stanziate per realizzare gli investimenti è di 235,1 miliardi di euro. Questi si suddividono in 190,5 miliardi provenienti dal PNRR, 30,6 miliardi stanziati dal governo italiano con il fondo complementare e 13 provenienti dal fondo React-Eu.
React Eu
I fondi React-Eu sono una prima forma di sostegno pensata dalle istituzioni europee per supportare gli stati membri a fronteggiare la crisi economica esplosa a seguito della pandemia da Covid-19. Per l'Italia queste risorse ammontano a 13 miliardi di euro. Le modalità di erogazione di queste risorse ricalcano quelle di altri fondi strutturali europei come ad esempio il fondo sociale europeo e il fondo per la coesione.
Riforma
Le riforme normative sono le misure del PNRR che prevedono l'entrata in vigore di determinate norme e decreti e, come ogni misura, hanno delle scadenze trimestrali che devono essere rispettate. Le riforme sono 63 su un totale di 348 misure.
Next generation Eu
È uno strumento temporaneo di ripresa e rilancio economico europeo volto a risanare le perdite causate dalla pandemia. Si tratta di oltre 800 miliardi di euro che sono stati inseriti all’interno del bilancio europeo 2021-2027 ed è destinato a tutti gli stati membri. Attraverso il NgEu, la commissione europea punta a finanziare principalmente 4 priorità: transizione ecologica, digitalizzazione, stabilità macroeconomica ed equità.
PNRR - Piano nazionale di ripresa e resilienza
È il piano con cui il governo intende gestire i fondi del Next generation Eu. Include sei missioni, organizzate in componenti, ognuna delle quali prevede una serie di misure divise tra riforme e investimenti. Ciascuna misura ha diverse scadenze da rispettare, a cadenza trimestrale, lungo uno o più anni dal 2021 al 2026. Il PNRR è vincolante per l'Italia, che si assume con le istituzioni Ue la responsabilità di completare scadenze e misure nei termini previsti, pena la mancata erogazione delle risorse comunitarie.
Componente
Le componenti sono le sottocategorie in cui si suddivide ciascuna missione. Sono 16 in totale.
Priorità trasversale
Il PNRR individua tre priorità trasversali: donne, giovani e riduzione dei divari territoriali. Ogni missione ha infatti al suo interno misure che possono, direttamente o indirettamente, impattare sulla riduzione dei divari di genere, generazionali e territoriali. Ogni priorità è suddivisa in diverse voci, rappresentative dei rispettivi divari. Ogni misura a cui viene affidata una delle tre priorità, è indirizzata anche a uno o più di questi indicatori.
Target
Ogni misura contenuta nel PNRR deve essere completata rispettando un rigido cronoprogramma che prevede il raggiungimento di scadenze intermedie e finali. Queste si suddividono in obiettivi (milestone) e traguardi (target). Le milestone precedono cronologicamente i target. Ciò perché generalmente le prime rappresentano delle tappe intermedie lungo il processo che porta al conseguimento dei secondi. Per valutare il raggiungimento dei target si utilizzano indicatori quantitativi, come il numero di imprese che usufruiscono di determinati incentivi o l’incremento di personale nei tribunali.
Milestone
Ogni misura contenuta nel PNRR deve essere completata rispettando un rigido cronoprogramma che prevede il raggiungimento di scadenze intermedie e finali. Queste si suddividono in obiettivi (milestone) e traguardi (target). Le milestone precedono cronologicamente i target. Ciò perché generalmente le prime rappresentano delle tappe intermedie lungo il processo che porta al conseguimento dei secondi. Per valutare il raggiungimento delle milestone si fa riferimento a indicatori più qualitativi che quantitativi, come l'approvazione di una legge o di un decreto ministeriale.
Sottomisura
Il Pnrr prevede missioni, componenti e misure. Le misure indicano quali investimenti e riforme si intende concretamente realizzare. In alcuni casi viene inserito un ulteriore livello di dettaglio che serve a definire in maniera ancora più specifica gli interventi previsti. Queste voci sono dette sottomisure.
Missione
Le missioni sono le macro aree di intervento del PNRR. Sono sei: la 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, la 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica, la 3 - infrastrutture per una mobilità sostenibile, la 4 - istruzione e ricerca, la 5 - Inclusione e coesione e la 6 - Salute.
Organizzazione titolare
Per ogni misura contenuta nel PNRR viene indicata una "amministrazione titotalare". Si tratta di un soggetto che ha la responsabilità di assicurarsi che una riforma o un investimenti siano concretamente realizzati rispettando quanto previsto dal piano e il relativo cronoprogramma. Si tratta in genere di ministeri ma anche di altre amministrazioni centrali, come la protezione civile, il consiglio di stato l'Anac eccetera. Alle organizzazioni titolari è anche assegnato il compito di gestire le risorse necessarie per la realizzazione delle misure di cui hanno la responsabilità. Non necessariamente l'organizzazione titolare è anche quella che realizzerà concretamente l'intevento. In molti casì anzi saranno individuati dei "soggetti attuatori" (come regioni, province, comuni, aziende private eccetera) a cui sarà erogato l'importo necessario per la realizzazione del singolo progetto.
Scadenza
Ogni misura contenuta nel PNRR deve essere completata rispettando un rigido cronoprogramma che prevede il raggiungimento di scadenze intermedie e finali. Queste si suddividono in obiettivi (milestone) e traguardi (target). Le milestone precedono cronologicamente i target. Ciò perché generalmente le prime rappresentano delle tappe intermedie lungo il processo che porta al conseguimento dei secondi. Una ulteriore suddivisione riguarda le scadenze "di rilevanza europea" e quelle di "rilevanza italiana". Le prime sono quelle contenute nel PNRR così come inviato e approvato dalle istituzioni europee. Sono anche quelle su cui i tecnici di Bruxelles si basano per valutare l'operato del nostro paese. Le seconde invece sono scadenze aggiuntive che non sono oggetto di verifica da parte dell'Ue ma che servono a meglio definire il percorso delle singole misure e a cadenziare in maniera più puntuale il cronoprogramma. Complessivamente le milestone sono 782, di cui 214 di rilevanza europea e 568 di rilevanza italiana. I target invece sono 662 di cui 313 di rilevanza europea e 349 di rilevanza italiana.
Misura
Le misure sono gli interventi previsti dal PNRR, 321 in totale. Si dividono tra riforme normative e investimenti economici. Ogni misura appartiene a una componente e alla rispettiva missione, ha delle scadenze trimestrali da rispettare e può avere una priorità strategica assegnata. Riforme e investimenti vengono affidati a un'organizzazione titolare.