Indice
- Cosa posso fare con questa piattaforma web?
- Che cosa sono gli indicatori originali openpolis?
- Com'è calcolato l'indice di realizzazione degli investimenti?
- Com'è calcolato l'indice di realizzazione delle riforme?
- Perché avete pensato a questa iniziativa?
- Non ci pensa già il Governo?
- Come si debbono interpretare i dati sulle risorse di quei progetti che ricadono su più territori?
- Come mai la descrizione dei progetti a volte è troncata e presenta caratteri strani?
- Si prevede un aggiornamento dei dati?
- Posso scaricare e riutilizzare i dati? Con quale licenza?
- Quali sono le fonti utilizzate?
- Saranno aggiunti in futuro nuovi dati e informazioni?
- Da chi è finanziato il progetto?
- Come posso contribuire?
- Chi posso contattare se ho domande da fare?
Cosa posso fare con questa piattaforma web?
Su openpnrr.it puoi navigare tra le varie sezioni del sito per avere una visione d’insieme su tutti gli investimenti, le riforme, le loro scadenze, i progetti, i soggetti coinvolti e molto altro. Puoi inoltre registrarti creando un account personale e scegliere quali misure, temi, priorità, territori e organizzazioni monitorare, per ricevere ogni aggiornamento a riguardo. Dall’avanzamento delle scadenze, alla pubblicazione di documenti rilevanti o all’assegnazione di risorse ai territori di tuo interesse.
Che cosa sono gli indicatori originali openpolis?
Per monitorare l’andamento delle misure (Riforme e Investimenti) abbiamo creato degli indicatori di realizzazione.
Per le Riforme a partire da una ponderazione delle diverse scadenze (cioè assegniamo un peso a ciascuna di esse), calcoliamo la percentuale di completamento di ogni riforma, la cui realizzazione è programmata in trimestri, dal 2021 al 2026. Di conseguenza, la percentuale di completamento aumenta man mano che le scadenze vengono completate. Oltre a quella effettiva, calcoliamo anche la percentuale prevista dal cronoprogramma, per poterle confrontare e capire se l’andamento di una misura è in linea o meno con il piano.
Per gli Investimenti, dato che da luglio 2024 sono disponibili i dati di spesa per ogni misura, l'indicatore di realizzazione è il rapporto tra l'importo totale previsto per l'investimento e la cifra effettivamente spesa e rendicontata.
L’altro indicatore originale è quello sugli obiettivi. Dopo un’analisi dei target previsti dal piano, abbiamo individuato dei macro obiettivi trasversali a più investimenti, e li abbiamo aggregati per monitorarne la realizzazione. Un esempio è la costruzione di nuove linee ferroviarie: sono diverse le misure che hanno come obiettivo la realizzazione di un certo numero di chilometri di binari. Mettendo insieme tutti i singoli obiettivi, si ottiene la somma dei chilometri in totale che il PNRR prevede di realizzare.
Infine, un’ulteriore aggregazione è stata definita sui temi. In questo caso si è trattato di sommare le risorse economiche, associate alle diverse misure e missioni del PNRR, riconducibili a determinati ambiti di intervento. Da impresa e lavoro a giustizia, da pubblica amministrazione a infrastrutture.
Com'è calcolato l'indice di realizzazione degli investimenti?
L’indicatore degli investimenti è costruito per misurare lo stato di avanzamento nel tempo di uno o più investimenti.
L’indicatore di realizzazione di un singolo investimento è il rapporto tra l'importo totale previsto e le risorse effettivamente spese. Indica quindi la percentuale di euro rendicontati e spesi rispetto all'importo totale.
Com'è calcolato l'indice di realizzazione delle riforme?
La metodologia di costruzione dell’indicatore prevede due tipi di ponderazione.
La prima ponderazione permette di seguire la percentuale di completamento nel tempo di un singola riforma. Per ogni misura abbiamo assegnato un peso alle scadenze trimestrali europee. Il peso indica la percentuale della riforma da considerare realizzata al completamento di quella data scadenza. Questo è stato necessario perché alcune scadenze sono decisamente più importanti di altre, ed è stata una nostra decisione redazionale.
In questo modo è possibile seguire sia l’andamento previsto (in base al cronoprogramma del piano), che quello effettivamente raggiunto (in base agli stati di avanzamento). Classificare le scadenze semplicemente come "completate" o "non completate" renderebbe un'immagine non sufficientemente esaustiva dell'avanzamento delle diverse riforme. Per questo abbiamo previsto anche degli status intermedi: una scadenza "completata" farà avanzare la percentuale di realizzazione della riforma dell’intero valore assegnato alla scadenza, una con status “a buon punto” del 75% del valore assegnato, mentre una “in corso” del 25%.
Da considerare che la percentuale di completamento effettiva assume maggior esattezza negli ultimi giorni del trimestre, quando le informazioni sullo status delle scadenze diventano più dettagliate.
La seconda ponderazione assegna poi, a ciascuna riforma, un peso relativo rispetto alle altre. Anche questa ponderazione è una nostra scelta redazionale.
Perché avete pensato a questa iniziativa?
Il PNRR prevede una grande quantità di interventi da realizzare, sia a livello di riforme che di investimenti. Coinvolge inoltre moltissimi soggetti a livello nazionale e locale: non solo i ministeri ma anche le regioni, le province, i comuni e altri enti, sia pubblici che privati. Un livello di complessità tale da rendere molto difficile per il singolo cittadino comprendere quello che sta avvenendo. Per questo è importante una piattaforma web che consenta di monitorare in maniera semplice e intuitiva alcuni aspetti chiave del PNRR, come per esempio singole misure, scadenze e l'impatto che un determinato investimento avrà su un dato territorio. Oppure ancora, quali sono le misure previste in un determinato settore (come l’ambiente, la transizione digitale, l’inclusione sociale), a che punto sono e se raggiungono effettivamente gli obiettivi posti. L’intento della piattaforma è offrire un’informazione trasparente e di qualità, che consenta una valutazione accessibile a tutti sullo stato di avanzamento del piano e sulle ricadute che questo avrà sui vari ambiti e territori.
Inoltre, il regolamento Ue che ha istituito il recovery and resilience facility prevedeva anche la possibilità di momenti di confronto pubblico con associazioni di categoria e altre realtà rappresentative e del terzo settore. Tuttavia, fino ad ora questi spazi di concertazione dedicati alla definizione degli interventi da finanziare sono stati molto limitati.
Attraverso questa piattaforma (e i nostri approfondimenti settimanali) vogliamo quindi anche mettere a disposizione dati ed elementi di valutazione che riteniamo utili, per favorire un dibattito pubblico informato sulle politiche adottate, su come verranno ripartite le risorse assegnate al nostro paese e quali progetti finanziare.
Non ci pensa già il Governo?
Tra i compiti a carico del governo era prevista la realizzazione di un’apposita piattaforma informativa (il portale italiadomani.it), il rilascio di una serie di dati in formato aperto e la pubblicazione semestrale di una relazione da inviare al parlamento.
Purtroppo abbiamo visto che questi tre strumenti sono stati realizzati ma presentano molte carenze. I dati in formato aperto infatti non rispettano le più comuni “buone pratiche” in materia, e inoltre presentano una serie di errori di compilazione che li rendono poco affidabili.
Il portale Italia domani invece presenta una serie di indicazioni molto vaghe, che non consentono un monitoraggio puntuale dello stato di avanzamento delle diverse misure e di conseguenza non permettono di comprendere a che punto siamo in maniera realistica.
Per tutti questi motivi, abbiamo voluto realizzare uno strumento in grado di rendere accessibile a tutti il piano nazionale di ripresa e resilienza.
Leggi qui per approfondire.
Come si debbono interpretare i dati sulle risorse di quei progetti che ricadono su più territori?
Alcuni progetti insistono su più territori (si pensi a una ferrovia, a una strada ...). In questi casi dalle nostre fonti non abbiamo purtroppo nessuna indicazione della ripartizione dei fondi per i singoli territori. Quindi a ogni territorio è stato associato l'intero importo del progetto.
Come mai la descrizione dei progetti a volte è troncata e presenta caratteri strani?
Purtroppo la descrizione dei progetti è quella fornita dalla fonte governativa italiadomani.it nella sezione open data.
Si prevede un aggiornamento dei dati?
I dati vengono costantemente aggiornati in base al monitoraggio quotidiano delle fonti ufficiali. Con il supporto di strumenti automatici e il lavoro redazionale degli analisti openpolis.
Posso scaricare e riutilizzare i dati? Con quale licenza?
Puoi scaricare i nostri open data dedicati a missioni, componenti, misure, scadenze e organizzazioni titolari di misure. I dati sono riutilizzabili con licenza ODbL 1.0 che permette di condividere i dati, creare nuovi dataset a partire dalla banca dati di partenza ma anche apportare modifiche al database. Questo purché si citi sempre la fonte e le eventuali nuove elaborazioni create siano a loro volta rese disponibili a tutti con la stessa licenza.
La richiesta di elaborazioni ad hoc sarà valutata da openpolis sulla base della sostenibilità economica e dei carichi di lavoro.
Leggi qui per approfondire.
Quali sono le fonti utilizzate?
La piattaforma web si alimenta attraverso l’incrocio di diverse informazioni. L’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle scadenze (e, a cascata, sul livello di completamento delle misure) si basa sul monitoraggio costante di tutte le fonti ufficiali disponibili (portale commissione Ue, gazzetta ufficiale, portali del governo e dei singoli ministeri, schede di approfondimento realizzate dai centri studi di camera e senato).
Inoltre, a ogni misura o scadenza saranno collegati ulteriori documenti che riteniamo utili ai fini dell’approfondimento. Questi contenuti potranno essere articoli estratti dalla nostra rubrica di approfondimento settimanale, oppure altri documenti realizzati da istituzioni o soggetti terzi particolarmente autorevoli per approfondire un singolo tema.
I dati sui progetti sono principalmente quelli disponibili sul portale italiadomani.it, ma, per completezza e aggiornamento delle informazioni, lavoriamo anche su altre fonti ufficiali quali, per esempio, i vari ministeri.
Saranno aggiunti in futuro nuovi dati e informazioni?
Si, la nostra intenzione nel tempo è aggiungere dati riguardanti i bandi di gara e i soggetti vincitori delle gare. Stiamo analizzando anche come avviare un monitoraggio sull'avanzamento procedurale e fisico di ogni progetto.
Da chi è finanziato il progetto?
openpnrr.it è un progetto libero, gratuito, indipendente, senza pubblicità.
È stato realizzato da Fondazione Openpolis, in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute (GSSI)
Sostenuto da un contributo della Open Society Initiative for Europe, nell’ambito delle Open Society Foundations
È un’iniziativa complessa che necessita di risorse. Per questo se vuoi ti chiediamo di sostenere openpolis: con il tuo contributo riusciremo a migliorare e a portare avanti questo importante progetto di trasparenza e monitoraggio.
Come posso contribuire?
openpnrr.it è un progetto che necessita di grande impegno e risorse per andare avanti. Se vuoi, puoi sostienere openpolis e contribuire a questa e ad altre importanti iniziative. Promuoviamo insieme l’accesso a un’informazione di qualità, libera, trasparente e condivisa. Per questo, invitiamo inoltre esperti ed esponenti della società civile a contattarci per eventuali proposte di collaborazione, ai fini di un monitoraggio sempre più accurato del PNRR.